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Biblioteca Comunale di Alpignano

Storia

1966: Inaugurazione della prima biblioteca in Alpignano

All'inizio del 1965 il Comitato del Ventennale della Resistenza, presieduto dal sindaco Teresio Conti e composto dai rappresentanti dei partiti e associazioni antifasciste, assumeva l'iniziativa di aprire ai "diecimila cittadini grandi e piccoli" una vera biblioteca comunale. La nuova biblioteca, situata in via Bellagarda 25, occupava l'ampio e luminoso alloggio messo a disposizione dal comandante partigiano "Pino" Monfrino, grande e tenace promotore dell'iniziativa; aveva un vasto salone per conferenze e proiezioni, salette di lettura, segreteria, impianto stereofonico ad alta fedeltà.

Il Comune di Alpignano con una serie cospicua di deliberazioni appoggiava e favoriva l'apertura "dell'istituenda Biblioteca Comunale", provvedendo per la complessiva spesa di £ 1.668.800 alla fornitura dei libri. Il 28 agosto 1965, infatti, il Consiglio Comunale deliberava l'acquisto di alcuni volumi pubblicati dalla "rinomata Editoria Tallone" per un importo di £ 154.000 a cui si aggiungeva l'anno successivo un ulteriore acquisto di 16 volumi per un totale di £ 209.500. E ancora il 13 novembre 1965 venivano spese £ 1.500.000 per dotare la biblioteca di libri e riviste scelti e selezionati dal "Comitato preposto in base a catalogo dell'Ente Nazionale Biblioteche".

Per ricordare i valori umani e morali della Resistenza e della democrazia, la biblioteca fu intitolata "Caduti per la libertà"; le celebrazioni relative all'inaugurazione, il 28 maggio 1966, furono affidate alle sapienti parole di Guido Quazza, partigiano prima, professore universitario poi.

1979: Nuovo regolamento

Con l'entrata in vigore del DPR 616 del 1977 e le leggi regionali 58 e 78 del 1978, che prevedevano e regolavano il passaggio della gestione della biblioteca ai Comuni, l'Amministrazione comunale "giunse alla determinazione che ben altro ruolo essa avrebbe dovuto assumere nella realtà alpignanese e demandò alla Commissione Culturale il compito di predisporre una proposta di regolamento che effettivamente la investisse di funzioni maggiormente rispondenti ad una politica culturale aperta alle esigenze dell'intera cittadinanza". Lo Statuto-Regolamento del 1979 e quello del 1980 ampliavano e chiarivano gli scopi: "diffondere l'informazione e promuovere lo sviluppo culturale di tutti i cittadini.

1982: Inaugurazione nuova sede di via Philips

Nel mese di ottobre del 1980 l'Amministrazione civica, in un acceso dibattito consiliare presieduto dal sindaco Emanuele d'Angella, deliberava di approvare "il progetto esecutivo a firma del Tecnico Comunale, relativo ai lavori di ristrutturazione, adattamento ed adeguamento del fabbricato ex-Mensa Philips da adibirsi a Biblioteca comunale".

Il 28 marzo 1982 veniva inaugurata la nuova sede: la manifestazione si inseriva a pieno titolo nelle celebrazioni del "37° anniversario dell'eccidio dei dieci martiri del Maiolo e della guerra di liberazione". Il 12 maggio nella sua prima riunione il Consiglio di biblioteca eleggeva presidente Vito Bonadies, rappresentante ANPI.

Con la "Relazione sullo stato della biblioteca", del 9 giugno 1982, la bibliotecaria Francesca Ciccolella, subentrata al prof. Enzo Petrolati, improvvisamente deceduto, informava che il patrimonio librario era così composto: 5.336 volumi già catalogati, 123 libri rari e di pregio (edizione Tallone), 2.500 volumi circa di donazione Philips. La sala lettura era aperta al pubblico quattro giorni alla settimana per un totale di 16 ore. Fu avviato prontamente un contatto con le scuole cittadine per meglio "soddisfare le esigenze dei docenti nell'accostare i ragazzi alla lettura, allo studio, alla ricerca".

Dalla relazione consuntiva del 31 dicembre 1983 si desume che il primo anno di vita nella nuova sede di via Philips fu attivo e intenso: i volumi in possesso divennero 6.761, 912 i soci iscritti, 3.986 i prestiti. Fu allestita una mostra sulla Resistenza promossa dall'Anpi e si costituirono tre gruppi di interesse: musica, fotografia e lingua francese.

1996: Inaugurazione nuova sede di via Matteotti

Nel corso degli anni la biblioteca ha continuato a crescere assumendo un ruolo sempre più centrale nella politica culturale alpignanese, tanto da rendere la sede di via Philips sempre meno adatta alle esigenze del servizio. Nel 1994 è stata avviata la progettazione per la ristrutturazione dell'ex-opificio Cruto, in cui era prevista la collocazione della biblioteca. Per l'antica fabbrica di lampadine fatta costruire da Alessandro Cruto, e con gli anni adibita a molteplici usi, era stata quindi individuata una nuova vocazione in campo culturale. Al suo interno hanno trovato sede le associazioni del territorio, la biblioteca comunale e, più avanti, l'ecomuseo "Sogno di luce" dedicato proprio a Cruto ed alla lampadina. Il progetto di ristrutturazione ha goduto dei finanziamenti congiunti del Fondo europeo di sviluppo regionale per le aree colpite da declino industriale, dello Stato e della Regione per un totale di un miliardo e 850 milioni di lire, mentre il Comune ha investito 850 milioni di lire.

Il 7 dicembre 1996, alla presenza dell'Assessore Giuliano della Provincia di Torino e dell'Assessore Perone del Comune di Torino, è stata inaugurata la nuova sede della biblioteca. In uno spazio triplicato rispetto alla precedente collocazione i nuovi arredi hanno potuto contenere circa 20.000 volumi garantendo anche uno sviluppo successivo del patrimonio. La sede adeguata ha anche permesso la continuazione e l'incremento delle attività della biblioteca che nell'anno stesso proponeva una mostra di illustratori di libri per ragazzi, spettacoli teatrali, incontri nelle scuole e laboratori in biblioteca destinati a 47 classi.

2005: Adesione al sistema bibliotecario dell'area metropolitana

Con deliberazione n. 77 del 6 ottobre 2005 la biblioteca di Alpignano ha compiuto un nuovo salto di qualità entrando a far parte del costituendo Sistema Bibliotecario dell'Area Metropolitana di Torino (SBAM). L'appartenenza ad un sistema bibliotecario con catalogo unico, tessera unica ed il servizio gratuito di circolazione libraria, ha segnato una svolta nel servizio offerto ai lettori che da allora hanno la possibilità di accedere direttamente ad un patrimonio molto più vasto e vario, oltre che a servizi integrati e coordinati con i comuni dell'area nord ovest di Torino.

2006: Decennale della nuova sede

L'anno successivo la biblioteca ha celebrato il decennale della sua nuova sede con un ampio programma di iniziative, intitolato "Viaggio al centro della biblioteca"; ha preso avvio nel dicembre 2006 per culminare il 17 marzo 2007 con un dibattito sulla situazione delle biblioteche nel mondo alla presenza delle autorità e di diversi esponenti del mondo delle biblioteche.

2015: Rifunzionalizzazione degli spazi e dei servizi

Nel 2015 la biblioteca ha partecipato ad un bando della Compagnia di San Paolo ottenendo un finanziamento per la rifunzionalizzazione dei suoi spazi e dei suoi servizi.

La rifunzionalizzazione ha cambiato il volto della biblioteca nel segno di una maggiore apertura alle nuove esigenze dei cittadini; sono state create nuove aree relax, uno spazio multimediale ed uno dedicato all'accoglienza ed ai consigli di lettura. Ma soprattutto è stata completamente ristrutturata la sala ragazzi con la creazione di uno spazio multifunzionale per letture in relax, lavori di gruppo, corsi, ecc. L'inaugurazione dei nuovi spazi è avvenuta il 30 settembre 2017 in una giornata di apertura straordinaria. L'anno successivo la sala è stata intitolata allo scrittore Roald Dahl.


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