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Chi passa per via Diaz, in Alpignano, trova sempre un cancello aperto. E, se guarda oltre il cancello, può vedere un viale, che si apre a un grande parco. E in fondo al viale due case, una moderna, l'altra nascosta, del '700. Sono le case dei tipografi Tallone.
Interno della
stamperia di Alpignano
Alberto è il primo ad appassionarsi all'arte della stampa, prediligendo le edizioni di Manuzio e di Bodoni. Vissuto nell'ambiente artistico del padre Cesare, pittore e direttore dell'Accademia di
Brera, e della madre Eleonora, donna di alta cultura, è libraio antiquario sino al 1932, quando inizia il suo apprendistato in una delle più famose tipografie europee: quella di Maurice
Darantière, a Chatenay Malabry, presso Parigi. Informazioni
sulla famiglia Tallone
Nel 1938 rileva la stamperia di Darantière e si trasferisce a Parigi nell'Hotel de
Sagonne, dove da questa data al 1957 pubblica opere classiche di carattere universale come Dante,
Petrarca, Boccaccio, Catullo, Virgilio, Shakespeare, Manzoni, Erasmo, Valery e una serie di testi greci presocratici a cura dell'ellenista J.
Zafiropulo.
Nel 1957 si trasferisce ad Alpignano, nella proprietà materna,dove
costruisce l'officina modello, portandovi il materiale della stamperia
parigina, tra cui il carattere d'ispirazione romana da lui disegnato e
inciso dal punzonista Charles Malin. Dall'officina subalpina escono, fra
l'altro: il Candide di Voltaire, la Mandragola di
Machiavelli, la vita di Gutenberg scritta da Alphonse de
Lamartine, le poesie del cileno Pablo Neruda, Pinocchio
di Collodi, Ossi di seppia di Montale ecc. In questa estrema
varietà di soluzioni, che costituisce una caratteristica inconfondibile
dello stile tipografico dei Tallone, c'è tuttavia lo spazio per l'invarianza
di alcuni elementi altrettanto caratterizzanti: purezza grafica,
armonica proporzione, perfezione formale, legature eleganti e
sobrie.
Bianca e Enrico, moglie e figlio di Alberto, continuano oggi
la stessa antica arte tipografica.
da: Maurizio PALLANTE, I
Tallone, Milano, Scheiwiller, 1989
da:
Luigi SERVOLINI, Tallone, Alberto, UTET, vol. XVIII, p.111.